"La Russia è aperta ai negoziati per porre fine al conflitto in Ucraina ma non accetterà mai un compromesso sulle regioni annesse dopo i referendum". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Ci sono alcune realtà che sono già diventate un fattore interno, intendo i nuovi territori - ha detto Peskov - La costituzione della Federazione Russa esiste e non può essere ignorata. La Russia non sarà mai in grado di scendere a compromessi su questo". Peskov ha aggiunto che Mosca sarebbe aperta ai colloqui se Kiev accettasse il suo controllo su quelle regioni. "Con uno stato di cose favorevoli e l'atteggiamento appropriato da parte degli ucraini - ha concluso - questo può essere risolto al tavolo dei negoziati. Ma la cosa principale è raggiungere i nostri obiettivi". Intanto, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto ai servizi di sicurezza interni, Fsb, di sorvegliare il confine con l'Ucraina per sventare le azioni di gruppi di sabotatori. Lo riferisce l'agenzia Tass. La giornata è stata caratterizzata da una serie di attacchi delle forze di Kiev con droni sul suolo russo. Un drone si è schiantato nei pressi della città di Kolomna, ad appena un centinaio di chilometri da Mosca. Secondo le autorità locali si sarebbe trattato di un fallito attacco ucraino forse contro un vicino impianto di distribuzione del gas. Poco prima, il Ministero della difesa russo aveva accusato Kiev per altri due episodi analoghi conclusisi con l'abbattimento del velivolo e verificatisi nella regione di Krasnodar e nella Repubblica di Adighezia, situate queste ultime a est della Crimea, mentre a Krasnodar, un incendio è scoppiato presso un deposito di petrolio.
Corrado Cimador