Gli appassionati di fantascienza sicuramente ricorderanno il film "The Martian" ed il protagonista interpretato da Matt Damon che per sopravvivere sfrutta le proprie conoscenze di botanica ed inizia a coltivare patate sul pianeta Marte.
Con lo studio che i ricercatori dell’Accademia cinese delle scienze hanno pubblicato sulla rivista The Innovation non ci si avvicina nemmeno a questa possibilità, ma si arriva comunque ad una importante scoperta: il muschio del deserto ha davvero del potenziale per poter crescere sul Pianeta Rosso, grazie alla resistenza ai raggi gamma, alla siccità ed al freddo, fino a 196 gradi sottozero.
Potrebbe quindi essere sfruttato come pianta pioniera con cui gettare le basi per costruire habitat umani biologicamente sostenibili al di fuori della Terra.
“Il nostro studio dimostra che la resilienza ambientale del muschio è superiore a quella di microrganismi e tardigradi altamente tolleranti allo stress”, scrivono i ricercatori, coordinati dal botanico Tingyun Kuang e dagli ecologisti Daoyuan Zhang e Yuanming Zhang.
Sulla terra questa particolare pianta è in grado di crescere in ambienti desertici particolarmente estremi come quelli del Tibet, dell’Antartide e delle regioni circumpolari, per questa ragione gli studiosi si sono concentrati su questo organismo, mettendolo alla prova e testandone la tolleranza al freddo.
I ricercatori hanno conservato le piantine di muschio a 80 gradi sottozero per tre e cinque anni, e a 196 gradi sottozero per 15 e 30 giorni. Una volta scongelate, tutte le piante si sono rigenerate: la ripresa è risultata più veloce per quelle che erano state disidratate prima del congelamento.
Il muschio ha anche dimostrato la capacità di sopravvivere a quantità di radiazioni gamma che risulterebbero letali per la maggior parte delle piante.
Davide Fifaco