Rivolgendosi ai suoi sostenitori in Florida, Donald Trump ha promesso che manterrà tutte le promesse elettorali e guiderà il paese verso una "nuova età dell'oro". Tra gli obiettivi dichiarati, il magnate ha affermato di voler "sistemare quanto non va nel Paese", iniziando proprio dalla questione della sicurezza alle frontiere. Alla presenza dell'intera famiglia il neoeletto presidente ha enfatizzato l'importanza dei valori familiari e la sua visione di una leadership che è al servizio di un'America più forte e sicura. Nonostante le controversie che circondano la sua figura, Trump si presenta ancora una volta come il difensore del popolo americano, sottolineando la vittoria come una scelta di "buon senso" e come un atto che riscriverà la storia del paese. Delusa dall'esito, la squadra di Kamala Harris ha intanto fatto sapere che la candidata si sarebbe rivolta ai suoi sostenitori solo il giorno successivo.
Non si sono fatte attendere le reazioni internazionali. Dall'Unione europea, la presidente del Parlamento Roberta Metsola ha sottolineato la volontà di collaborare con gli Stati Uniti per affrontare le sfide globali, mantenendo un solido legame transatlantico basato su valori comuni come la libertà e la democrazia. Anche il premier ungherese Viktor Orbán ha elogiato Trump, definendo la sua vittoria il "più grande ritorno" nella storia politica americana. Per il premier israeliano Benyamyn Netanyahu, il trionfo di Trump rappresenta invece un segnale di rinascita per l'alleanza USA-Israele. La notizia è stata accolta con cauto ottimismo dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha espresso la speranza che Trump possa aiutare l'Ucraina a raggiungere una "pace giusta" nel conflitto in corso. Dubbi che la vittoria del magnate possa risolvere nel breve termine la guerra in Ucraina sono stati espressi invece dal Cremlino, secondo cui Mosca giudicherà la nuova presidenza in base a fatti concreti. Dalla Cina, la portavoce del ministero degli Esteri ha espresso l'auspicio di mantenere relazioni pacifiche con gli Stati Uniti, puntando su una politica di rispetto reciproco e di stabilità diplomatica.
M.N.