Riguardano soprattutto la sanità, con presunti piani segreti di gruppi multinazionali per nascondere cure miracolose, le fake news circolate maggiormente sui social e sul web nel 2019.
Lo rivela una ricerca della rete americana NBC che, grazie all'applicazione “BuzzSumo”, che analizza i contenuti pubblicati sui social network, ha stilato un elenco degli articoli sulle false notizie che hanno generato almeno 25 mila contatti tra commenti, condivisioni e reazioni online. Di queste, 50 hanno ottenuto 12 milioni d’interazioni online, principalmente su Facebook.
La fake news più condivisa e letta nell’anno appena concluso, riguarda un presunto piano messo in atto da un gruppo di medici e scienziati, che sarebbero stati reclutati dalle multinazionali dei farmaci, per nascondere la cura per il cancro. Tutto è partito da un articolo pubblicato da un sito di una società che fornisce integratori alimentari: su Facebook la pagina della società ha totalizzato quasi 3 milioni di follower prima di venir eliminata con l'accusa di diffondere informazioni fuorvianti e inaccurate.
Il secondo posto è stato conquistato dalla notizia sulle capacità terapeutiche dello zenzero, che per le informazioni circolate sui social sarebbe 10mila volte più efficace dei farmaci chemioterapici nel combattere le cellule tumorali. Proprietà taumaturgiche vengono associate anche all’uso di succo di papaya, timo, aglio, rosmarino, lime, verdure e frutti esotici, contro malattie come tumori, diabete, asma e influenza. Non mancano anche accuse di provocare cancro e ictus agli spaghetti istantanei.
Si tratta di notizie che non hanno alcun fondamento scientifico, né riscontri reali, ma comunque lette dall'80 per cento delle persone che utilizzano abitualmente il web, con possibili conseguenze sulla tutela della salute, a partire dai vaccini, un altro tema molto dibattuto on line, con la denuncia di fantomatici piani delle multinazionali del farmaco per diffondere malattie contro cui poi vaccinarsi, fino alla tanto ricorrente quanto falsa notizia sul legame fra vaccini e autismo.
Alessandro Martegani