La Francia avrebbe continuato a inviare armi a Israele. Lo ha rivelato un'inchiesta giornalistica, precisando che Parigi ha fornito componenti militari anche dopo l'inizio del conflitto nella Striscia di Gaza. Il Ministro della Difesa francese Lecornu ha dichiarato che le armi francesi utilizzate dall'esercito israeliano sono esclusivamente difensive in risposta all'inchiesta giornalistica che ha accusato l'Eliseo di avere consegnato a Tel Aviv varie componenti militari utilizzate per collegare tra loro i proiettili delle mitragliatrici. La consegna è stata autorizzata alla fine dell'ottobre scorso, dopo gli attacchi del 7 ottobre e l'inizio del conflitto. Secondo la versione ufficiale di Parigi il materiale sarebbe stato effettivamente consegnato all'esercito israeliano che però avrebbe l'autorizzazione solo per esportazione verso altri Paesi e non per utilizzarlo. Una situazione imbarazzante per la Francia, che finora aveva sempre smentito di avere inviato armi offensive dall'inizio della crisi. Il Governo francese finora aveva ammesso di avere concesso solamente alcune licenze di esportazione di alcuni componenti per i missili che proteggono Israele dai razzi lanciati dalle zone limitrofe. La posizione di Parigi ora è complessa in quanto ufficialmente chiede la pace ma nello stesso tempo necessita di sbocchi per le sue industrie belliche. La Francia è il secondo esportatore di armi al mondo, subito dopo gli Stati Uniti. Circa un terzo delle armi francesi esportate vengono vendute agli Stati del Medio Oriente.
Franco de Stefani