Gli Stati Uniti e gli alleati del G7 potrebbero avere bisogno di oltre dieci mila miliardi di dollari per riarmarsi. Il calcolo è stato effettuato dalla stampa statunitense in base all'analisi di funzionari occidentali che si occupano di sicurezza, i quali hanno affermato che la spesa militare potrebbe dover uguagliare quella dei tempi della guerra fredda, pari al 4 per cento del Prodotto Interno Lordo per realizzare i piani dell'Alleanza. La possibile corsa al riarmo potrebbe innescare una serie di decisioni da prendere piuttosto difficili per i governi occidentali. Nell'anno passato la spesa per la difesa globale ha raggiunto la cifra record di 2.200 miliardi di dollari. Secondo la fonte, i Paesi dell'Unione Europea hanno da poco iniziato a considerare che cosa richiederà l'esigenza di sicurezza del ventunesimo secolo, con una Russia aggressiva che si muove ai confini orientali, il Medio Oriente che è ritornato a essere altamente instabile e con l'espansione delle forze armate e della marina cinesi verso l'oceano Pacifico. I leader politici si sono finora fatti le congratulazioni reciprocamente per i progressi compiuti verso gli obiettivi NATO che prevedono che i Paesi membri dell'Alleanza Atlantica destinino il due per cento del loro Prodotto Interno Lordo alla difesa, ma i funzionari che si occupano di sicurezza hanno affermato che ciò potrebbe non bastare e che forse si dovrà arrivare al 4 per cento. La stampa statunitense ha commentato mettendo in evidenza che il cosiddetto "dividendo della pace" post-guerra fredda sta per terminare, e che questo probabilmente avrà un effetto importante di trasformazione delle aziende che si occupano del settore della difesa, sulle finanze pubbliche dei vari Paesi oltre che sui mercati finanziari internazionali.
Franco de Stefani