Foto: BoBo
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Quasi 800mila vittime in 30 anni, più di 26 mila l’anno, e danni per 4.200 miliardi di dollari. Sono le cifre generate dagli eventi climatici estremi negli ultimi 30 anni nel mondo, un fenomeno purtroppo in aumento a causa dei cambiamenti climatici.
I numeri sono contenuti nel rapporto “Climate Risk Index 2025” di Germanwatch, un’organizzazione indipendente che si occupa di clima e diritti umani, basato sui dati relativi agli eventi meteorologici estremi dell'International disaster database e su quelli socio-economici del Fondo monetario internazionale.

Foto: Neurje.si/Gregor Pok
Foto: Neurje.si/Gregor Pok

Dal 1993 al 2022 ci sono stati nel mondo 9.400 eventi meteorologici estremi, che hanno causato 765 mila vittime. Negli ultimi 30 anni, le perdite totali sono state pari a 4.200 miliardi di dollari, una cifra paragonabile all'intero Pil della Germania.
I Paesi più colpiti da alluvioni, tempeste e ondate di calore sono stati Dominica, Cina e Honduras, mentre se si guarda all’Europa, i tre stati più colpiti, fra i primi dieci al mondo, sono Italia, Spagna e Grecia. L'Italia, al quinto posto nel mondo, ha registrato perdite economiche per circa 60 miliardi di dollari e più di 38 mila vittime ed è il paese più colpito in Europa. La Slovenia è invece al 68 esimo posto, con danni per un miliardo e 300 milioni di dollari e 350 vittime in 30 anni.
Secondo l’organizzazione "I paesi più vulnerabili sono sproporzionatamente colpiti dagli impatti del cambiamento climatico anche a causa delle limitate capacità finanziarie e tecniche di adattamento e di gestione delle perdite e dei danni”.

Alessandro Martegani