Stando alle ultime informazioni i cercapersone Ar-924, al centro dell'evento esplosivo, sarebbero stati sabotati prima di essere consegnati al gruppo paramilitare. L'azienda taiwanese Gold Apollo, titolare del marchio, ha respinto ogni accusa di coinvolgimento, affermando che la produzione è stata affidata alla BAC Consulting KFT, una società con sede a Budapest. Il New York Times, sostiene che le mini-cariche esplosive da 10-20 grammi sono state piazzate accanto alla batteria dei dispostivi e sono stati inseriti dei meccanismi per causare le esplosioni a distanza. I cercapersone di cui erano in possesso i miliziani hanno emesso un suono di dieci secondi prima di esplodere, durante i quali i possessori li hanno avvicinati al volto per cercare di leggere il messaggio. Dopo quest'ennesimo atto di violenza che ha provocato morte, feriti e distruzione la situazione, già molto testa potrebbe complicarsi ulteriormente. Il mondo politico internazionale ha espresso preoccupazione invitando tutti a deporre le armi e far prevalere la via del dialogo. In seguito agli eventi in Libano e Siria, le compagnie aree di Lufthansa e Air France hanno deciso di interrompere temporaneamente tutti i voli diretti verso lo Stato ebraico e l’Iran, per motivi di sicurezza. Questa decisione è stata seguita da altre compagnie, che hanno sospeso i collegamenti almeno fino a giovedì. Parallelamente, i voli per Beirut restano sospesi a causa della persistente instabilità nella regione. Israele, è stato accusato pubblicamente da Hezbollah e Hamas di essere il responsabile di questo "atto criminale." Il movimento sciita, avviando un'indagine approfondita su quanto successo per determinare la dinamica esatta, ha assicurato una "giusta punizione" e ha dichiarato che tutte le operazioni a sostegno della Striscia di Gaza continueranno, nonostante gli attacchi ricevuti ieri e saranno ancora più intense. A essere tirati in causa anche gli Stati Uniti: l'Associated Press, citando un funzionario americano, ha dichiarato che Washington è stata informata dallo Stato ebraico riguardo l'esplosione a fine operazione. Un'accusa che invece è stata respinta dal portavoce del Dipartimento di Stato che ha detto che il Paese non è stato né avvisato né coinvolto nella vicenda. A condannare Tel Aviv soprattutto l'Iran che invoca un processo internazionale per "l'omicidio di massa" compiuto.
Suggerimenti
Nessun risultato trovato.
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca
Risultati della ricerca