I capi delle diplomazie hanno anche dichiarato l'intenzione di rilanciare e migliorare la governance globale attraverso un sistema multilaterale più agile, efficiente, efficace, rappresentativo e trasparente. Raccomandano nuove discussioni sulla riforma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, sulla rivitalizzazione dell'Assemblea generale e sul rafforzamento del Consiglio economico e sociale. Sottolineano la necessità di incrementare la rappresentanza dei paesi in via di sviluppo per affrontare adeguatamente le sfide globali. La Cina e la Russia sostengono l'aspirazione del Brasile, dell'India e del Sudafrica a un ruolo più importante all'interno dell'ONU. I ministri riconoscono l'impatto negativo degli approcci unilaterali che violano il diritto internazionale sulla situazione economica globale. Condannano le misure unilaterali protezioniste con pretesti ambientali e incentivano la riforma dell'Organizzazione mondiale del commercio per garantire un sistema commerciale multilaterale libero, aperto, trasparente, giusto, inclusivo e non discriminatorio. Sottolineano l'importanza di incoraggiare l'uso di valute locali nelle transazioni commerciali internazionali tra i paesi Brics e i loro partner commerciali. Riguardo all'Ucraina, si rinvia alle posizioni nazionali e si sostiene il dialogo e la diplomazia come mezzi per una risoluzione pacifica del conflitto. Accolgono favorevolmente la riammissione della Siria nella Lega araba ed esprimono preoccupazione per le violenze in corso in Sudan, chiedendo la cessazione immediata delle ostilità e l'accesso all'assistenza umanitaria per la popolazione. Si elogiano le iniziative diplomatiche dell'Unione africana, dell'Autorità intergovernativa per lo sviluppo, della Lega araba e delle Nazioni Unite. La dichiarazione congiunta condanna fermamente il terrorismo in tutte le sue forme e invita al rafforzamento del sistema internazionale di controllo degli armamenti e alla non proliferazione nucleare.
Corrado Cimador