Foto: Reuters
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Prima passeggiata spaziale organizzata da privati nella storia dell'esplorazione aerospaziale, quella fatta questa settimana dal miliardario Jared Isaacman con altre tre persone che lo scorso 10 settembre sono partire per lo spazio da Space Canaveral con la navicella Crew Dragon, che si è spinta fino a 1.400 chilometri, il punto più distante nello Spazio mai raggiunto da un equipaggio in più di 50 anni.

L'attività extraveicolare è stata effettuata da Isaacman e da Sarah Gillis, un’ingegnera di SpaceX, mentre all’interno della capsula sono rimasti i loro due compagni di viaggio: Scott Poteet, un ex pilota di aerei militari, e Anna Menon, un’altra ingegnera di SpaceX. I due hanno indossato tute sperimentali, che non hanno sistemi autonomi di erogazione dell’ossigeno e di mantenimento della pressione, per compensare il vuoto pressoché totale dell’ambiente spaziale, ma che sono collegate alla capsula attraverso tubi e cavi che permettono il trasferimento dell’ossigeno e dell’azoto, nonché dell’energia necessaria per far funzionare le altre strumentazioni.

Oltre a essere un’importante prima volta per una missione privata, la loro passeggiate spaziale è stata utile per sperimentare la tenuta e l’affidabilità delle tute di SpaceX in vista delle prossime missioni. Queste, infatti, ridurrebbero di molto il processo di preparazione dell'uscita nello Spazio, per svolgere attività che sono relativamente sicure.

Barbara Costamagna