Non cerca il dialogo il presidente statunitense Donald Trump che al G7 canadese minaccia gli europei affermando che se non cederanno sul surplus commerciale, ai dazi su alluminio e acciaio ne aggiungerà altri, gettando il mondo nella spirale della guerra commerciale temuta da Bruxelles e dalle Cancellerie europee. Meno dura la posizione del presidente francese Emmanuel Macron, secondo cui sul commercio sarebbero stati fatti importanti passi avanti: il capo dell'Eliseo ha spiegato di aver percepito la volontà di tutte le parti affinche' si arrivi ad un accordo con un approccio vincente per la popolazione europea. L'Europa si è dimostrata unita e determinata anche di fronte alla proposta di Trump di far rientrare nel G7 la Russia, ribadendo che è dovere dell'Ue salvaguardare i propri principi, tra i quali il fatto che gli Stati europei, come la Russia, debbano rispettare le regole internazionali. Schierato al fianco degli Stati Uniti, il nuovo presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, al suo debutto internazionale, spiega che far rientrare Mosca nel club dei grandi sarebbe nell'interesse di tutti.
Conte ha poi indirizzato il dibattito sulla posizione del governo italiano sul tema dei migranti e del regolamento di Dublino: "C'è una totale insoddisfazione dell'Italia per le proposte attualmente discusse. Il Paese non può più esser lasciato solo nella gestione dei flussi migratori". Per vedere se sono realmente stati fatti dei passi avanti bisognerà quindi attendere la chiusura del vertice: anche questa potrebbe infatti riservarci molte sorprese soprattutto dopo che la Casa Bianca ha rivelato che Donald Trump sta ancora valutando se firmare o meno il documento finale.