Foto: Reuters
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La Spagna, colpita dalle recenti dichiarazioni delle autorità israeliane in risposta alla decisione spagnola di riconoscere la Palestina, si è unita al processo aperto dal Tribunale internazionale di Giustizia contro Israele per gli indizi di genocidio a Gaza. La procedura era stata avviata dal Sudafrica, secondo cui Israele avrebbe dimostrato un modello di condotta genocida da quando ha lanciato la guerra su larga scala a Gaza, dove è fallito, intanto, anche l'ultimo dei tentativi per giungere a una nuova tregua. I rappresentanti di Hamas hanno infatti rigettato la bozza d'accordo presentata da Israele, sottolineando come sia nettamente diversa da quella proposta dal presidente statunitense Joe Biden. Secondo le fonti di Hamas, Israele starebbe cercando di manipolare la situazione, proponendo una tregua solo temporanea invece della cessazione delle ostilità, prevista dal piano americano. Inoltre, alcuni passi del testo preso in esame risulterebbero altamente ambigui ed aperti ad interpretazioni. Nella Striscia di Gaza la situazione si fa intanto sempre più drammatica. Il bilancio delle vittime dell'attacco israeliano della notte scorsa contro una scuola dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi è salito a 37 e non è ancora definitivo. Secondo i soldati di Israele, l'edificio che ospitava sfollati nella zona centrale dell'enclave, veniva usato come rifugio dai militanti di Hamas. Per Tel Aviv questo ospitava anche alcuni dei terroristi e combattenti della Jihad islamica che hanno preso parte all'attacco mortale del 7 ottobre contro le comunità nel sud di Israele. L'Onu ha intanto fatto sapere che dall'inizio del conflitto sono stati uccisi oltre 36.590 palestinesi.

M.N.