Una fonte militare statunitense ha riferito alla stampa locale che l'attacco israeliano condotto in Iran è stato limitato, e funzionari iraniani hanno confermato che l'attacco ha colpito una base aerea militare nei pressi della città di Isfahan, nell'Iran centrale. Fonti iraniane hanno precisato che la base ospita la flotta iraniana di F14 di fabbricazione statunitense, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979. Nella zona di Isfahan inoltre vi sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento dell'uranio di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Nonostante ciò la Televisione di Stato di Teheran ha descritto tutti i siti sensibili dell'area come completamente sicuri. Ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe compiuto ritorsioni contro l'Iran nei prossimi giorni, ma senza precisare quando. Secondo fonti di stampa iraniana che hanno citato un ufficiale dell'esercito le esplosioni registrate a Isfahan sono il risultato dell'attivazione del sistema di difesa aereo, che non è stato sferrato alcun attacco missilistico e che sono stati abbattuti tre droni. Un alto funzionario iraniano ha dichiarato che Teheran non prevede una ritorsione immediata dopo l'azione militare di Israele della notte scorsa. Lo hanno riferito fonti di stampa russa. Nel frattempo una fonte israeliana ha riferito alla stampa statunitense che l'attacco è stato un segnale all'Iran che Israele ha la capacità di colpire all'interno del Paese ma, secondo il Ministro per la Sicurezza Nazionale Ben Gvir si è trattato di un attacco debole e una risposta deludente da parte di Israele. Per il capo dell'esercito iraniano Mousavi invece sono assurdi i rapporti che attribuiscono a Israele gli attacchi.
Franco de Stefani