Il ministro alla Difesa israeliano, Avigdor Lieberman, è tornato a sottolineare, durante un'intervista alla radio militare, che non ci sarà alcuna commissione d'inchiesta sugli scontri al confine con Gaza. La dichiarazione è stata fatta in risposta alla richiesta del segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, di aprire un'indagine indipendente e trasparente sui disordini che hanno portato venerdì alla morte di almeno 15 palestinesi. La maggioranza di questi, secondo fonti israeliane, sarebbero stati identificati come membri di gruppi terroristici; si tratterebbe principalmente di Hamas e della Jihad Islamica. L'esercito ha precisato che i suoi tiratori scelti hanno colpito solo coloro che hanno mostrato esplicita azione contro le truppe o che hanno tentato di irrompere o danneggiare la barriera difensiva. Una dichiarazione che ha scatenato l'ira del presidente turco Recep Erdogan, secondo cui Israele starebbe colpendo civili innocenti. Pronta la replica del premier israeliano Netanyahu che ha lodato "l'ottimo lavoro" svolto dai soldati israeliani, sottolineando che Israele agisce con vigore e determinazione per proteggere la sua sovranità e la sicurezza dei suoi cittadini. Ha poi respinto le accuse di Erdogan affermando di non prendere lezioni di morale da chi per anni ha bombardato popolazioni civili.