Una fonte militare statunitense ha riferito alla stampa locale che l'attacco israeliano condotto in Iran è stato limitato, e funzionari iraniani hanno confermato che l'attacco ha colpito una base aerea militare nei pressi della città di Isfahan, nell'Iran centrale. Fonti iraniane hanno precisato che la base ospita la flotta iraniana di F14 di fabbricazione statunitense, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979. Nella zona di Isfahan inoltre vi sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento dell'uranio di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Nonostante ciò la Televisione di Stato di Teheran ha descritto tutti i siti sensibili dell'area come completamente sicuri. L'esercito israeliano intanto ha affermato di non voler commentare per ora le esplosioni. Ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe compiuto ritorsioni contro l'Iran nei prossimi giorni, ma senza precisare quando. Lo hanno riferito fonti di stampa statunitense citando un dirigente di Washington, il quale ha evidenziato che la Casa Bianca non ha approvato questa reazione. Secondo fonti di stampa iraniana che hanno citato un ufficiale dell'esercito le esplosioni registrate a Isfahan sono il risultato dell'attivazione del sistema di difesa aereo, che non è stato sferrato alcun attacco missilistico e che sono stati abbattuti tre droni.
Franco de Stefani