Ancora in fase di verifica il numero delle vittime e i danni causati dagli attacchi da parte dell'Iran, avvenuti questa notte contro le basi militari irachene di Al Asad ed Erbil, che ospitano truppe americane e della coalizione. Alcune fonti parlando di 80 morti; i feriti sarebbero circa 200.
Intanto per la Guida suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, l'attacco missilistico in Iraq ha avuto successo. "L'Iran - secondo le sue parole - è ben equipaggiato" ma non si affida "solo ai mezzi militari. La presenza Usa nella regione deve finire", ha sottolineato, parlando dalla città santa di Qom. "Gli americani - ha aggiunto - per la loro presenza nella regione e in qualsiasi altra parte del mondo hanno causato solo guerre, differenze, distruzioni. Sedersi ai tavoli delle trattative e tenere discorsi apre solo la strada all'interferenza e alla presenza dei nemici, i colloqui - per Khamenei - dovrebbero fermarsi".
Nel pomeriggio è atteso anche un discorso del presidente statunitense, Donald Trump, che per il momento afferma che "va tutto bene". La Guardia rivoluzionaria iraniana ha definito l'attacco una "feroce vendetta" per l'uccisione del generale Soleimani, venerdì scorso, proprio su ordine del capo dello Stato americano.
Il ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif, ha detto che Teheran "non vuole un'escalation", ma si difenderà "contro ogni aggressione". Secondo le sue parole l'attacco è stato condotto per "legittima difesa" contro un "attacco terroristico" compiuto con l'uccisione del generale Soleimani. Per Zarif, "l'Europa può avere un ruolo utile, spiegare agli Usa gli errori che ha fatto. Quando l'arroganza e l'ignoranza si accoppiano tutto diventa molto pericoloso", ha aggiunto. "Trump ha consiglieri sia ignoranti che arroganti. E il risultato è stato questo errore enorme", ha detto ancora il ministro, augurandosi che gli Stati Uniti "abbiano imparato la lezione impartita dall'Iran".
Il ministro della Difesa, Amir Hatami, ha poi riferito che la risposta dell'Iran ad eventuali rappresaglie statunitensi dopo l'attacco contro gli obiettivi americani in Iraq sarà proporzionale. L'Iran ha compiuto la sua "dura vendetta e le prossime risposte saranno proporzionate a quello che faranno" gli Stati Uniti. Secondo Hatami "Trump ha trasformato l'amministrazione Usa in un governo terroristico".
Molte compagnie aeree hanno intanto cancellato i voli sugli spazi aerei di Iran, Iraq e Golfo Persico.
E. P.