Šiitske milice iz Irana so razmerje moči na terenu prevesile na stran sirijske vojske (na fotografiji vrhovni iranski verski voditelj ajatola Ali Hamenei). Foto: EPA
Šiitske milice iz Irana so razmerje moči na terenu prevesile na stran sirijske vojske (na fotografiji vrhovni iranski verski voditelj ajatola Ali Hamenei). Foto: EPA

Nel giro di poche ore le forze israeliane hanno colpito al cuore di Hamas e Hezbollah, una mossa che potrebbe decretare l'allargamento del conflitto che sta dilaniando da ottobre la Striscia di Gaza. Numerosi i paesi che hanno fermamente condannato l'uccisione del leader del movimento islamista palestinese, Ismail Haniyeh. La Cina si è detta estremamente preoccupata dagli ultimi avvenimenti, sottolineando il rischio che quanto accaduto possa portare a un'ulteriore instabilità regionale. Per il Qatar, l'uccisione di Haniyeh rappresenta una pericolosa escalation e una palese violazione del diritto internazionale e umanitario. Secondo Doha, l'assassinio del leader di Hamas potrebbe compromettere in maniera irreparabile i negoziati per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza. La Turchia da parte sua definisce un atto vergognoso l'uccisione dell'esponente di Hamas, bollando l'ultima mossa di Israele come un'azione che mira a estendere la guerra di Gaza a una dimensione regionale. Dello stesso avviso anche la Russia che denuncia l'inaccettabile assassinio politico, esortando al contempo tutte le parti a esercitare la massima moderazione. Non tarda ad arrivare la risposta dell'Iran; la Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei promette una dura rappresaglia contro Israele per l'uccisione di Haniyeh, sottolineando come sia il dovere di Teheran vendicarne la morte. Il nuovo presidente, Masoud Pezeshkian evidenzia invece la necessità della Repubblica islamica di difendere la propria integrità territoriale. Tensione in aumento anche in Libano dove si è tenuta una riunione d'emergenza del gabinetto durante cui il primo ministro libanese Nagib Mikati ha invitato il mondo a smettere di essere un semplice spettatore delle violazioni di Israele. Gli Stati Uniti credono intanto che si possa ancora evitare l'escalation così come il vicepremier e ministro degli esteri italiano Antonio Tajani, secondo cui si starebbe già lavorando per evitare l'espansione del conflitto.

M.N.