Il presidente statunitense Donald Trump, con un ordine esecutivo, ha autorizzato il Dipartimento per il commercio ad impedire alle società degli Usa di commerciare con alcuni fornitori esteri. Tra queste società compare anche la compagnia cinese di telecomunicazioni "Huawei", che potenzialmente rappresenterebbe un rischio per la sicurezza nazionale e gli interessi di politica estera americana. L'iniziativa di Trump si inserisce nelle tensioni tra il governo statunitense e la Huawei in merito all'installazione al suolo americano di infrastrutture necessarie al 5G, l'evoluzione della comunicazione wireless di cui la compagnia cinese è considerata leader nel settore, con impianti qualitativamente migliori e più economici rispetto alla concorrenza. Secondo la Casa Bianca tali infrastrutture potrebbero esporre i paesi alleati ad azioni di spionaggio mirato, un'ipotesi sostenuta anche dall'agenzia governativa di cyber security della Gran Bretagna. Qualche mese fa inoltre Trump aveva avvertito la cancelliera tedesca Angela Merkel che se gli stati europei avessero affidato a Huawei l'installazione delle infrastrutture per il 5G, "gli Usa avrebbero limitato le collaborazioni d'intelligence con l'Europa".
Il colosso cinese ha risposto che queste limitazioni “sono irragionevoli e non renderanno il Paese più sicuro o più forte, anzi lo limiteranno e lo obbligheranno a cercare alternative inferiori e più costose”.
Il portavoce cinese del ministero del Commercio, Gao Feng, ha inoltre dichiarato che gli Stati Uniti dovrebbero evitare di peggiorare ulteriormente le relazioni bilaterali. Intanto in Cina sono stati "formalmente arrestati" i canadesi Michael Kovrig e Michael Spavor: lo ha confermato il portavoce del ministero degli Esteri, Lu Kang, dicendo che tutto è stato effettuato "di recente" e nel rispetto delle leggi. A Kovrig, ex diplomatico, è contestata la raccolta di segreti di Stato mentre a Spavor il furto di segreti e la loro diffusione illegale all'estero. Potrebbe trattarsi una ritorsione dopo l'arresto avvenuto qualche mese fa in Canada, su richiesta degli USA della direttrice finanziaria della Huawei, accusata di frode.
Davide Fifaco