Abdul Malik al Houthi, leader dei miliziani Houthi dello Yemen sostenuti dall'Iran, ha dichiarato tramite l'emittente yemenita Al Masirah l'intenzione di utilizzare "armi sottomarine" per attaccare le navi nel Mar Rosso e nel Mar Arabico. Ha evidenziato che le operazioni dei miliziani sono in corso, si stanno intensificando ed hanno dimostrato efficacia. Al Houthi ha esultato per le "enormi perdite economiche" causate dagli attacchi delle navi commerciali che, ritiene, ammontano a 183 dall'inizio dell'escalation. Ha poi menzionato la piena mobilitazione militare, con oltre 237.000 reclute dell'esercito popolare addestrate adeguatamente e centinaia di migliaia preparate in precedenza.
Gli Houthi dello Yemen, inoltre, hanno annunciato che le navi di proprietà totale o parziale di individui o entità israeliane e quelle che battono bandiera israeliana sono "bandite" dalle acque del Mar Rosso, del Golfo di Aden e del Mar Arabico. Lo riporta Al Jazeera. Gli Houthi, noti anche come Ansar Allah, hanno iniziato gli attacchi contro le navi dirette in Israele come risposta a ciò che considerano un'aggressione alla Striscia di Gaza a partire dal 7 ottobre 2023. Tale situazione ha spinto il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, a lanciare un'operazione multinazionale per proteggere la navigazione nel Mar Rosso. Infine, le forze statunitensi e britanniche hanno condotto attacchi significativi contro le posizioni degli Houthi, mirando a limitarne la capacità di attaccare navi commerciali.
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