Nulla di ufficiale, tuttavia le indiscrezioni secondo le quali l'ex capo dello stato croato Kolinda Grabar Kitarović sarebbe la più accreditata ad assumere la leadership dell'Alleanza atlantica a settembre dell'anno prossimo sono sempre più diffuse. Il quotidiano francese Les Echos, indicando fonti ben informate, ha elencato sei nomi papabili per l'alta carica, tutte donne, tra cui appunto quello della politica croata nata a Fiume nel 1968 risulterebbe il favorito. Gli altri sono quelli dell'alto rappresentante dell'Unione europea per la politica estera e la sicurezza, l'italiana Federica Mogherini, l'ex premier britannica Theresa May, la vicepremier belga Sophie Wilmès, l'ex presidente dell'Estonia Kersti Kaljulaid e la Ministra della difesa olandese Jeanine Hennis-Plasschaert.
Le speculazioni dei media croati sulla candidatura della Grabar Kitarović sono riprese dopo la visita dell'ex esponente Accadizeta a Varsavia. Ha avuto un incontro con il presidente polacco Andrzej Duda, ufficialmente per parlare della situazione dei profughi in Europa e in particolare in Polonia dove gli ucraini fuggiti dalla guerra nel loro Paese sono ormai più di due milioni. A una tavola rotonda le è stato chiesto se crede sia giunto il momento di nominare una donna quale Segretario generale della Nato, Grabar Kitarović ha risposto che "il prossimo Segretario generale deve essere nominato in base ai valori etici, al sapere e all'esperienza". "Possiamo parlare, se volete, di quote rosa - ha concluso - ma questo è un altro discorso". (a.c.)
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