Foto: Reuters
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Mentre Israele colpisce nuovamente la capitale libanese Beirut, gli Houthi hanno rivendicato un attacco con droni e l'Iran ha avvertito che sarà considerato nemico qualsiasi stato che darà disponibilità del proprio spazio aereo allo Stato ebraico. Intanto è emerso che il defunto leader di Hezbollah Nasrallah aveva accettato una tregua prima di essere colpito. Il Ministero della Salute libanese ha aggiornato il bilancio dell'attacco sul centro sanitario, dove 6 persone sono rimaste uccise e un'altra decina sono rimaste ferite. Il centro medico distrutto apparteneva a un'organizzazione per la salute legata a Hezbollah. E' stata la seconda volta che il centro è stato preso di mira dai caccia israeliani, in un'area non lontana dal Parlamento e dalla rappresentanza ONU. Il comando militare di Tel Aviv ha reso noto inoltre che sono stati uccisi il Capo del Governo di Hamas a Gaza, Mushtaha, e un alto ufficiale della sicurezza tre mesi or sono. Nel frattempo l'Iran ha reso noto che considererà qualsiasi Stato che fornisca il suo spazio aereo a Israele come un nemico. Lo ha affermato il Ministro degli Esteri iraniano Aragchi, aggiungendo di sperare che nessuno dia tale permesso. I ribelli yemeniti Houthi hanno intanto rivendicato la responsablità degli attacchi con droni nel centro di Israele mentre l'esercito ha riferito che un drone è stato abbattuto in mare al largo della costa. Secondo il Ministro degli Esteri libanese Bou Habib il defunto Segretario di Hezbollah Nasrallah aveva accettato un cessate il fuoco di 21 giorni poco prima di essere ucciso. La tregua era stata richiesta dal Presidente statunitense Biden, da quello francese Macron e da altri alleati all'assemblea generale ONU. Bou Habib ha aggiunto che i Governi statunitense e francese erano stati informati e che poco dopo è avvenuto il raid in cui Nasrallah è rimasto ucciso.

Franco de Stefani