Navalny è morto nella colonia carceraria artica numero 3 del distretto di Yamalo-Nenets dopo essersi sentito male, secondo quanto riferito dal Servizio Penitenziario Nazionale russo. Navalny era detenuto dal gennaio 2021 e stava scontando una pena di 19 anni di carcere. Nella nota il Servizio Penitenziario ha precisato che il dissidente ha perso quasi subito conoscenza dopo il malore. Immediatamente è giunto il personale medico dell'istituto ed è stata chiamata un'ambulanza, a cui sono seguite tutte le misure di rianimazione necessarie che non hanno dato risultati positivi. I medici dell'ambulanza, si legge nel documento, hanno dichiarato il decesso del detenuto. Secondo le autorità locali non sono mai state ricevute lamentele formali da parte di Navalny durante la sua detenzione. Il Cremlino al riguardo ha dichiarato di non avere nessuna informazione sulle cause della morte di Navalny, precisando che le indagini sono a carico del Servizio Penitenziario Federale e che non sono necessarie ulteriori istruzioni da parte del Cremlino riguardo all'inchiesta in corso. Tre giorni or sono il braccio destro dell'oppositore russo Volkov aveva dichiarato che Navalny era in condizioni psicofisiche sorprendentemente buone e che non temeva per la sua vita. Il Presidente del Consiglio Europeo Michel ha dichiarato che l'Unione Europea ritiene il regime russo l'unico responsabile del decesso e ha espresso le sue condoglianze alla famiglia, mentre il Segretario NATO Stoltenberg ha affermato che la Russia dovrà rispondere a una serie di domande sulle cause del decesso. Stoltenberg ha ricordato che Navalny è stato una voce forte per la democrazia e che l'Alleanza ha chiesto più volte il suo rilascio immediato.
Franco de Stefani