
Nel giro di poche ore nella Striscia di Gaza si sono tenute tre manifestazioni di protesta verso Hamas. A nord, a Beit Lahiya dei palestinesi per la prima volta hanno manifestato con cartelli con scritte in arabo, tra cui "Basta con gli sfollati e i senzatetto", "I bambini palestinesi vogliono vivere". A sud decine di residenti di Khan Younis hanno sfilato in corteo gridando "fuori Hamas".
Munther al-Hayek, portavoce di Fatah nella Striscia di Gaza, ha invitato Hamas ad "ascoltare la voce del nostro popolo" ed a lasciare il governo dell'enclave palestinese, affidandolo all'Autorità nazionale palestinese. Al-Hayek ha affermato che "la presenza di Hamas è diventata una minaccia per la causa palestinese" e che l'organizzazione dovrebbe "ascoltare tutte le voci emerse nella Striscia di Gaza, per salvare la popolazione".
In seguito a queste manifestazioni, Hamas ha chiesto oggi ai suoi uomini di organizzare una mobilitazione generale per venerdì, sabato e domenica in difesa di Gaza. I leader del gruppo islamico palestinese hanno deciso di intervenire in risposta ai cortei. Il movimento ha affermato in un comunicato stampa che l'appello alla mobilitazione generale giunge "alla luce dell'escalation della barbara aggressione dell'occupazione sionista e della perpetrazione di massacri contro il nostro popolo nella Striscia di Gaza, nonché dei suoi continui crimini in Cisgiordania, a Gerusalemme e nella benedetta moschea di Al-Aqsa, con il pieno sostegno americano e il completo silenzio internazionale".
Hamas ha inoltre invitato "i leader e i governi delle nazioni arabe e islamiche ad assumersi le proprie responsabilità storiche, ad assumere una posizione decisa per porre fine all'aggressione, a togliere l'assedio a Gaza".
Davide Fifaco