"Non è possibile raggiungere gli obiettivi della guerra per l'eliminazione di Hamas e al tempo stesso lasciare 4 suoi battaglioni a Rafah". Così il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo aver chiesto all'apparato di difesa di preparare dei piani per evacuare i civili nei pressi del valico di Rafah tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. Secondo Netanyahu, "è chiaro che un'operazione potente a Rafah obbliga allo sgombero dei civili dalle zone di combattimento". È necessario avere un "doppio piano", ha spiegato: uno per l'eliminazione dei battaglioni degli estremisti palestinesi e l'altro per l'evacuazione dei civili.
Intanto, secondo quanto riportano fonti locali, nuove forze di sicurezza egiziane sono arrivate al valico di Rafah per proteggere ulteriormente il confine. Solo pochi chilometri più avanti infatti sono ammassati quasi 2 milioni di palestinesi che sono stati spinti a sud della Striscia dai bombardamenti dell'esercito di Israele. Circa 40 i veicoli della polizia e delle forze di sicurezza che sono giunti a Rafah per proteggere il confine e innalzare una recinzione che separa l'Egitto da Gaza e rinforzala con filo spinato per evitare tentativi di sconfinamento. Secondo una fonte ufficiale nel governatorato del Nord Sinai, il rinforzo della sicurezza al confine è stato continuo dall'inizio del conflitto armato. L'Egitto, ha puntualizzato la fonte, ha sempre detto di voler respingere qualunque tentativo di sfollare i palestinesi oltreconfine. Una mossa che, secondo Il Cairo, porterebbe solo ad accantonare la questione palestinese e la soluzione a due Stati.
L'ufficio del presidente dell’autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, ha dichiarato che il piano annunciato dal primo ministro israeliano mira a scacciare i palestinesi dalla loro terra. Saranno il governo di Tel Aviv e l'amministrazione Usa i responsabili delle ripercussioni del piano, ha aggiunto l'ufficio del presidente dell’autorità nazionale palestinese, invitando il Consiglio di Sicurezza ONU a prestare attenzione, "perché la mossa di Israele minaccia la sicurezza e la pace nella regione e nel mondo".
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