Alcune persone hanno aperto il fuoco contro i fedeli musulmani alle prime ore di oggi a Christchurch, quando nel centro-europa era ancora notte. La polizia ha arrestato tre uomini e una donna. Una di queste persone, un australiano di 28 anni, avrebbe rivendicato la responsabilità degli attacchi con un manifesto anti-immigrati di 74 pagine. Un giornalista freelance statunitense che si trovava sul posto ha filmato con il suo smartphone la scena di uno dei due attentati e ha pubblicato il video su Twitter, ma il social network ha rimosso il filmato per le immagini violente che conteneva. L'intera città di Christchurch è stata messa "in lockdown", ovvero bloccata, ospedali compresi, per sicurezza. La polizia della Nuova Zelanda via Twitter esorta chiunque a tenersi lontani dalle moschee in tutto lo Stato. L'assalitore, indicato come la mente del gruppo, avrebbe dichiarato i essersi recato in Nuova Zelanda solamente per pianificare ed eseguire gli attentati. Ha inoltre dichiarato di non appartenere a nessuna organizzazione e di avere agito da solo. "Un atto di violenza senza precedenti", ha commentato la prima ministra neozelandese, Jacinta Arden, parlando alla nazione. "Questo è uno dei giorni più bui del nostro Paese". (a.c.)
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