Sono stati liberati i 12 marinai del cargo svizzero Glarus, sequestrati lo scorso 22 settembre durante un assalto di pirati al largo delle coste nigeriane, nel delta del Niger. Tutti sono già in Svizzera, dove sono arrivati con un volo proveniente da Lagos. Lo ha confermato il Ministero degli Esteri sloveno, che esprime soddisfazione per la positiva soluzione della vicenda. Tra i sequestrati figurava anche il capitano della nave, un cittadino sloveno di cui, su richiesta dei familiari, non sono state fornite le generalità. Le sue condizioni sono buone, fanno sapere dalla polizia slovena, che fin dall'inizio è stata in costante contatto con quella elvetica, per collaborare alla soluzione del caso. L'equipaggio del cargo era composto da 19 marinai; 12, come detto, quelli presi in ostaggio dai pirati; oltre al capitano, 7 marinai filippini, un croato, un bosniaco, un romeno e un ucraino. Tutti, fa sapere la compagnia armatoriale svizzera proprietaria del cargo, sono stati sottoposti a visite mediche e per nessuno di loro si è reso necessario il ricovero in ospedale. Sembra che durante la prigionia i sequestratori li abbiano più volte spostati in nascondigli diversi, per sfuggire alle ricerche della polizia. Non avrebbero comunque lasciato il delta del Niger, che occupa una superficie vastissima. La stessa compagnia ha spiegato di aver collaborato con negoziatori esperti per ottenere il rilascio degli ostaggi, ma di non poter dire di più. Nei giorni scorsi la stampa elvetica aveva parlato di negoziati in corso con i sequestratori sull'ammontare del riscatto per il rilascio, ma non si sono avute conferme. Dal Ministero degli Esteri a Lubiana la precisazione che finora la Slovenia non ha affrontato casi di propri cittadini in ostaggio per i quali sia poi stato pagato un riscatto.