Dopo una campagna elettorale nervosa, l'Albania va oggi alle urne per rinnovare il parlamento di Tirana: il premier socialista Edi Rama chiede fiducia per un terzo mandato, ma gli ultimi sondaggi disegnano una sfida dagli esiti incerti. L'Albania va al voto per eleggere i 140 deputati del parlamento di Tirana. Le elezioni arrivano dopo un anno pesante, a causa della pandemia da Covid-19 che ha avuto forti ricadute sulla già fragile economia locale, e dopo una campagna elettorale complicata, segnata mercoledì scorso da una sparatoria tra sostenitori di diversi partiti che ha provocato un morto e diversi feriti nella città di Elbasan.
A contendersi la vittoria finale sono il partito socialista del premier Edi Rama, al potere dal 2013, e il Partito democratico dell'ex sindaco di Tirana Lulzim Basha, che ha firmato un accordo di collaborazione pre-elettorale con l'altra principale forza di opposizione, il Movimento socialista per l'Integrazione. In caso di vittoria, Rama sarebbe il primo premier ad essere confermato per un terzo mandato consecutivo dal 1990, ma gli ultimi sondaggi sembrano far presagire uno scontro all'ultimo voto tra i socialisti e le forze di opposizione
Le elezioni di oggi avranno un impatto importante sulle prospettive di integrazione euro-atlantiche dell'Albania. Il paese è membro della Nato dal 2009 e Tirana ha ottenuto lo status di candidato ufficiale all'UE nel 2014, ma da allora non sono stati registrati molti passi in avanti sulla strada della membership europea. Nonostante le promesse di Rama, in questi anni la lotta a corruzione e criminalità organizzata non ha visto progressi decisivi, mentre le difficili condizioni economiche e il tasso di disoccupazione all'11,8% contribuiscono al continuo spopolamento del paese.
Francesco Martino