Inquinamento e cambiamenti climatici, ma anche peso eccessivo, fumo e alcool: continuano a essere queste le emergenze sanitarie del pianeta per l’Organizzazione mondiale della Sanità, che in occasione del nuovo anno ha pubblicato i dati sul 2019.
2,3 miliardi di persone, poco meno di un terzo della popolazione della Terra, sarebbero in sovrappeso o obese, a causa di una alimentazione scorretta e della mancanza di attività fisica; il numero dei fumatori scende con un ritmo basso, e l’abuso di alcolici uccide 3 milioni di persone l'anno.
L’Oms ha anche stilato una lista di 10 minacce per la salute della popolazione del mondo: al primo posto ci sono l’inquinamento dell’aria e i cambiamenti climatici, che causano sette milioni di morti premature ogni anno, con 125 milioni di persone in più esposte al caldo eccessivo.
Seguono le malattie non trasmissibili, come problemi cardiaci, diabete e cancro, responsabili del 70’ per cento dei decessi nel mondo. Seguono le nuove pandemie d’influenza, l’assenza di sistemi sanitari adeguati nelle aree di crisi, e la resistenza ai farmaci derivata dall’uso crescente di sostanze come gli antibiotici da parte degli umani ma anche sugli animali, con 700mila persone che ogni anno muoiono per infezioni resistenti agli antibiotici.
Altri percoli sono l’ebola o altre malattie ad alto rischio, malattie diffuse, come dengue e Hiv, un’assistenza sanitaria di base debole, e la resistenza a sottoporsi alle vaccinazioni.
Fra le principali emergenze sanitarie dell’ultimo anno vengono segnalati il morbillo, con i casi triplicati rispetto al 2018, e la malaria, su cui è stata avviata la prima vaccinazione su larga scala in Malawi Ghana e Kenya con l'obiettivo di raggiungere 360mila bambini l'anno.
Alessandro Martegani