Oltre 2.500 persone sono state arrestate in una ventina di città degli Stati Uniti nel corso del fine settimana per le proteste contro la morte di George Floyd. Questo il bilancio del Washington post. Tra le accuse violazione del coprifuoco, furto e danneggiamento. A Philadelphia alcuni manifestanti hanno dato alle fiamme due auto della polizia e compiuto saccheggi. Gli agenti hanno reagito con gas lacrimogeni e proiettili di gomma.
Intanto Derek Chauvin, l'agente incriminato per l'uccisione di George Floyd, oggi comparirà in tribunale a Minneapolis. È stato arrestato venerdì scorso con l'accusa di omicidio preterintenzionale e omicidio di terzo grado. Rischia una condanna di 25 anni di carcere, nel frattempo è stato licenziato. L'avvocato della famiglia di Floyd ha affermato che l'omicidio è stato premeditato.
E mentre crescono le tensioni tra le forze dell'ordine ed i manifestanti, alcuni dirigenti e agenti di polizia si sono uniti ai dimostranti in segno di solidarietà. In oltre 20 Stati e quasi 40 città è stato introdotto il coprifuoco.
Il presidente statunitense, Donald Trump, ha rilanciato il suo appello ad impiegare la Guardia nazionale per fermare le violenze durate le proteste, invocando "legge e ordine" in particolare a Philadelphia contro i saccheggiatori.
Un episodio di violenza si è verificato anche a Seattle, durante una manifestazione. In un video, che gira sui social, si vedono alcuni agenti che picchiano un dimostrante bloccato a terra. Il dipartimento di polizia sta esaminando l'uso della forza in questa vicenda.
Intanto oltre 60 tra dirigenti ed agenti dei servizi segreti sono rimasti feriti e 11 sono stati ricoverati in ospedale nelle ultime 72 ore di proteste davanti alla Casa Bianca. Lo ha comunicato l'agenzia che tutela il presidente, precisando che nessuno ha varcato il cancello e che una persona è stata arrestata.
Secondo quanto riporta il New York Times, raccogliendo le preoccupazioni di esperti sanitari e amministratori locali, le proteste potrebbero causare una nuova ondata di contagi da coronavirus. Alle manifestazioni infatti partecipano migliaia di persone, spesso sprovviste di mascherina e senza alcun distanziamento sociale.
E. P.