Foto: Reuters
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Il presidente russo, Vladimir Putin, spera che gli Stati Uniti evitino un'escalation che potrebbe scatenare una guerra nucleare. Le forze nucleari russe, comunque, sono pronte "da un punto di vista tecnico-militare", ha affermato in un'intervista alla TV di Stato e all’agenzia di stampa Ria Novosti, "le armi esistono per essere usate", ha poi aggiunto. Il capo del Cremlino ha comunque precisato che la Russia ha i suoi principi, l'uso di questo tipo di armi però non rientra nei desideri di Mosca.
Rispondendo alla domanda se abbia mai pensato di usare armi atomiche in Ucraina, Putin ha dichiarato che non ce n'è stato bisogno.
Il presidente russo ha inoltre ribadito di essere "pronto per i negoziati" con Kiev, ma solo a patto che si tengano "sulla base delle realtà che si sono sviluppate sul terreno, e non su desideri derivanti dall'uso di psicofarmaci". Secondo le sue parole, "possibili negoziati non sono una pausa per il riarmo di Kiev, ma una conversazione seria con garanzie di sicurezza per Mosca".
Infine, Vladimir Putin ha assicurato che l'invio dei soldati Nato in Ucraina non cambierebbe la situazione sul campo. "Questa è la cosa più importante, così come l'invio di armi non cambia nulla", ha detto.
Secondo Putin, inoltre, il recente picco di attacchi dell'esercito di Kiev sul territorio russo, fa parte degli sforzi per far deragliare le elezioni presidenziali in programma dal 15 a 17 marzo. Le autorità di Mosca hanno infatti riferito di aver abbattuto nella notte 58 droni in 6 regioni, di cui uno ha colpito una raffineria di petrolio, un altro è stato invece abbattuto mentre si avvicinava ad un’altra raffineria.