Gustav Klimt, Ritratto della SIgnorina Lieser, 140 x 80 cm, 1917. Foto: EPA
Gustav Klimt, Ritratto della SIgnorina Lieser, 140 x 80 cm, 1917. Foto: EPA

Il ritrovamento del Ritratto della signorina Lieser, dipinto da Gustav Klimt nel 1917, rappresenta una scoperta straordinaria dopo quasi un secolo di assenza. L'opera era stata esposta per l'ultima volta nel 1925 a Vienna, ma poi era scomparsa misteriosamente. La giovane donna ritratta è legata alla famiglia Lieser, importante famiglia ebrea dell'alta borghesia viennese. L'identità esatta della modella, se Margarethe Constance Lieser o Helene Lieser, rimane incerta. La modella visitò lo studio di Klimt diverse volte nel 1917, ma l'artista morì nel 1918 prima di firmare l'opera. Il dipinto mostra una donna in posa frontale con abiti dai colori vivaci, su uno sfondo rosso. Si ritiene che Klimt avesse progettato ulteriori elaborazioni, come indicato dalle forme a matita nello sfondo. Il dipinto presenta similitudini con altri ritratti di Klimt, come quelli di Adele Bloch-Bauer II e Elisabeth Bachofen-Echt. Dopo la morte dell'artista, il quadro fu donato alla famiglia Lieser ed esposto nel 1925, ma poi scomparve. Il dipinto riappare nel 1960 quando viene acquistato da un cittadino austriaco anonimo, predecessore legale dell'attuale proprietario, che ha identificato il ritratto come la perduta opera di Fraeulein Lieser tramite l'esperto Ernst Poil della casa d'aste Im Kinsky, specializzata in opere di Klimt e gestione di casi di arte saccheggiata durante il nazismo. Sarà messo all'asta il 24 aprile e si stima che il suo valore possa raggiungere i 70 milioni di euro, considerando la rarità e l'importanza artistica dell'opera. La vendita avverrà conformemente ai Washington Principles del 1998, che regolamentano il ritorno delle opere d'arte saccheggiate dai nazisti ai discendenti legittimi. Prima dell'asta, il dipinto sarà esposto in Svizzera, Germania, Gran Bretagna e Hong Kong.

Corrado Cimador