Foto: Reuters
Foto: Reuters

"È in corso la consegna di F-16 all'Ucraina, in particolare dalla Danimarca e dai Paesi Bassi", ha spiegato Antony Blinken a margine del vertice Nato a Washington, in cui viene celebrato anche il 75esimo anniversario dell'istituzione dell'Alleanza Atlantica. Secondo il segretario di Stato americano, "questi aerei voleranno nei cieli ucraini quest'estate in modo che Kiev possa continuare a difendersi efficacemente dall'aggressione russa". Blinken ha poi aggiunto che in questo modo l'Occidente sta mandando un messaggio chiaro anche al presidente russo, Vladimir Putin: "Se persiste, il danno alla Russia e ai suoi interessi non farà altro che aggravarsi".
Pronta la reazione del capo dello Stato ucraino: "Gli F-16 avvicinano una pace giusta e duratura", ha detto Volodymyr Zelensky, che già dall'inizio della guerra aveva spesso chiesto ai paesi occidentali di fornire a Kiev moderni aerei da combattimento. Si parla comunque di 10 o 20 aerei, ha spiegato ancora il presidente, che però non basteranno. "Anche se ce ne fossero 50, non sarebbero comunque abbastanza. I russi ne hanno 300", ha sottolineato.
Intanto, al suo arrivo al vertice Nato, il primo ministro, Robert Golob, ha assicurato che la Slovenia avrebbe contribuito alla difesa dell'Ucraina, ma non ha potuto parlare di numeri o importi, perché non sono ancora stati distribuiti. Il capo del governo è anche convinto che durante il summit saranno fatti grandi passi avanti. "Non c'è dubbio che l'Ucraina si sta avvicinando alla Nato. Dopo tutto, questo processo è in corso da più di un decennio", ha detto Golob. "Non è una questione di se, è una questione di quando. L'importante", ha sottolineato, "è che in questo periodo transitorio siamo tutti consapevoli dei nostri obblighi, contribuiamo a rafforzare il nostro bilancio militare, le nostre capacità di difesa e contribuiamo in solidarietà all'Ucraina insieme agli altri membri".