Gli Stati Uniti colpiranno con sanzioni le istituzioni finanziarie straniere coinvolte in "transazioni illegittime" a favore del regime di Nicolas Maduro. Lo ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Bolton, sottolineando come gli Usa "non permetteranno a Maduro di rubare la ricchezza del popolo del Venezuela".
Intanto l'ambasciatore tedesco a Caracas, Daniel Martin Kriener, è stato dichiarato "persona non gradita" in Venezuela "per i suoi ricorrenti atti di ingerenza nelle questioni interne del paese". Lo ha affermato il governo di Nicolas Maduro. A Kriener ieri sono state date 48 ore di tempo per lasciare il paese. Secondo il Ministero degli Esteri venezuelano è "inaccettabile che un rappresentante diplomatico straniero eserciti" nel territorio del paese che lo ospita "un ruolo pubblico più tipico di un leader politico in chiaro allineamento con l'agenda di cospirazione dei settori estremisti dell'opposizione venezuelana".
Pronta la reazione di Berlino. Il ministro degli Esteri tedesco, Heiko Maas, in un comunicato ha affermato che la decisione di Caracas "non è comprensibile e comporta un'escalation della situazione, invece di una distensione. Il nostro sostegno e il sostegno europeo a Juan Gaidó non si interrompe", ha aggiunto. Maas vuole ora richiamare il diplomatico in patria per "consultazioni".
Lo stesso Kriener ha commentato l'accaduto affermando che "Nicolas Maduro non solo non dispone della legittimità democratica necessaria per motivi politici, ma ha inoltre negato la crisi umanitaria che soffre il Venezuela, il che ha finito per aggravare la situazione". Kriener ha precisato che con il riconoscimento di Guaidó come presidente ad interim, "la Germania riconosce l'autorità legittima del Paese".
E. P.