Secondo fonti di stampa il neo Presidente statunitense Trump sarebbe pronto a annunciare il ritiro di Washington dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Sembra che il suo staff intenda procedere immediatamente dopo il suo insediamento, il 20 gennaio prossimo. Intanto Trump ha dichiarato di voler vedere il suo omologo Putin in tempi brevi, ma il Cremlino ha evidenziato che non c'è ancora nessun piano al riguardo. L'indiscrezione è giunta dalla stampa statunitense, una decisione che, secondo gli esperti, avrà un impatto catastrofico sulla salute globale perché eliminerebbe la principale fonte di finanziamenti dell'OMS, danneggiando la sua capacità di rispondere alle crisi di sanità pubblica. Nel 2020, durante il suo primo mandato, Trump aveva stigmatizzato le posizioni dell'organizzazione e aveva disposto il ritiro statunitense, accusando l'OMS di essersi appiattito sulle posizioni della Cina durante il Covid e di non avere dato l'allarme per tempo sulla pandemia per coprire le responsabilità di Pechino. Nel luglio 2020 ha effettivamente inviato una lettera di notifica al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite dando seguito alle minacce. Biden, insediatosi nel 2021, bloccò tutto con una lettera inviata al Segretario ONU Guterres. La scelta sarebbe stata sostenuta anche da Robert Kennedy, scelto come Segretario del Dipartimento della Salute e da altri componenti della squadra presidenziale. Il Direttore Generale OMS Ghebreyesus ha dichiarato di essere pronto a collaborare con l'amministrazione statunitense affermando che gli Stati Uniti non possono essere sicuri finché non lo è il resto del mondo. Nel frattempo il portavoce del Cremlino Peskov ha reso noto che finora non vi sono piani per un incontro di persona tra il Presidente russo Putin e Trump. Putin aveva dichiarato la settimana scorsa di essere disposto a incontrare Trump in qualsiasi momento, anche se, ha aggiunto, non sa quando avverrà l'eventuale incontro in quanto il neo Presidente non ha finora fatto sapere nulla al riguardo.

Franco de Stefani