Il capo di Stato americano, Donald Trump, ha affermato davanti alla Casa Bianca di essere "molto orgoglioso di annunciare" che è stato "raggiunto un accordo per porre fine allo shutdown e riaprire il governo federale. Come sanno tutti, ho un’opzione alternativa molto potente, ma non ho voluto usarla in questo momento e speriamo non sia necessaria", ha aggiunto, riferendosi alla possibilità di dichiarare l'emergenza nazionale per costruire il muro al confine messicano.
I fondi copriranno gli stipendi fino al 15 febbraio e gli arretrati agli impiegati, ha assicurato il capo della Casa Bianca, che li ringrazia per la pazienza, "questo vuol dire Make America Great Again" - rendere l'America ancora grandiosa.
In un messaggio su Twitter, Trump ha però precisato che questa "non è stata una concessione. Sono solo venuto incontro ai milioni di persone colpite duramente dallo shutdown e se entro 21 giorni non ci sarà un accordo tutto è pronto per agire". La tregua infatti non prevede fondi per il muro al confine meridionale, perciò il capo della Casa Bianca ha chiesto ai parlamentari di lavorare ad una proposta bipartisan per la sicurezza sulle frontiere con il Messico. Trump insiste per la costruzione di una "barriera", un investimento da più di 5 miliardi di dollari.
Una piccola vittoria però per i democratici che brindano all'intesa. "Speriamo che il presidente e il partito repubblicano abbiano imparato la lezione: che provocare una paralisi del governo sulla sicurezza al confine è una mossa auto-lesiva destinata a provocare una sconfitta politica", ha dichiarato Chuck Schumer, leader Dem al Senato. Secondo Nancy Pelosi, portavoce della Camera, "politiche discriminatorie non dovrebbero mai essere usate".
E. P.