Una nave mercantile di proprietà statunitense è stata colpita da un missile al largo delle coste dello Yemen. Lo ha riferito una compagnia britannica specializzata in rischi marittimi aggiungendo che un incendio è scoppiato a bordo del cargo portarinfuse battente bandiera delle Isole Marshall, che non vi sono stati feriti e che il natante è ancora in grado di navigare. Secondo la compagnia britannica l'attacco ha preso di mira interessi statunitensi in risposta agli attacchi effettuati contro le postazioni Houthi. Il Qatar, poco prima, aveva sospeso l'invio di petroliere attraverso lo stretto di Bab el Mandeb dopo che gli attacchi aerei guidati dagli Stati Uniti contro obiettivi Houthi nello Yemen hanno sollevato forti rischi. Finora sono 5 i cargo fermati da venerdì scorso, secondo i dati di tracciamento delle navi. Intanto la Polizia israeliana ha arrestato due palestinesi, uno accusato di avere rubato la vettura che ha investito alcuni passanti a Ra'anana, nel centro del Paese, l'altro è un parente. Secondo la Polizia si tratta di un attentato, con un bilancio provvisorio di una vittima e di 19 feriti, uno dei quali in condizioni critiche e altri due in condizioni gravi. Almeno una delle vittime sarebbe stata accoltellata. I due attentatori sono stati identificati dallo Shin Bet, si trovavano illegalmente in Israele e in passato erano stati inseriti nella lista nera per essere entrati illegalmente molte volte. Hamas, in un comunicato, ha dichiarato che l'operazione avvenuta a Ra'anana è una naturale risposta ai massacri dell'occupazione e alla continua aggressione contro i palestinesi, aggiungendo che si continuerà la difesa del popolo, della terra e dei luoghi santi di fronte a quello che è stato definito il criminale nemico nazista e alla macchina da guerra sionista.
Franco de Stefani