Il secondo biennio di Donald Trump alla presidenza degli USA sarà contrastato viso che l'opposizione democratica ha conquistato la maggioranza alla Camera dei deputati, ponendo fine al monocolore repubblicano ed aprendo una fase sicuramente più conflittuale in cui l'opposizione potrà bloccare l'azione di governo.
I Repubblicani mantengono il Senato, ma il verdetto elettorale per il presidente è negativo, come del resto lo fu anche per chi recentemente lo precedette alla Casa Bianca, ovvero Barack Obama ed ancora prima George Bush Jr e Bill Clinton.
Dalle prime analisi, secondo i politologi americani, risulta che il forte aumento di affluenza alle urne è dovuto alla compattezza dell'elettorato anti-Trump, motivato a recarsi al voto dalla figura del Presidente che a propria volta ha mobilitato anche l'elettorato di destra che ha così ottenuto una sconfitta ai punti invece del KO che molti avevano pronosticato. Il plebiscito contro il tycoon non c'è stato.
Ora probabilmente il partito democratico aprirà i giochi per scegliere la propria leadership per le candidature alle presidenziali del 2020.
I tanto possiamo registrare alcuni risultati storici: la democratica Ayanna Pressley è la prima donna afroamericana eletta alla Camera dei Rappresentanti in Massachussets, mentre Rashida Tlaib in Michigan è la prima musulmana eletta al Congresso, seguita qualche ora dopo da Ilhan Omar, musulmana di origino Somale in Minnesota. Jared Polis,democratico e primo uomo dichiaratamente gay ad essere eletto all'interno del parlamento statunitense ha conquistato lo stato del Colorado.
Nel distretto di New York del Bronx ha vinto con facilità la 29enne Alexandria Ocasio-Cortez, astro nascente del partito democratico che diventa la più giovane eletta al Congresso nella storia americana. Infine in Texas, dopo una sfida a lungo in bilico, si è imposto il repubblicano Ted Cruz su una della altre nuove speranze dei dem, Beto O'Rourke, che in ogni caso ha ottenuto un risultato migliore di quanto ipotizzato alla vigilia.