Foto: Reuters
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Il bilancio dei morti del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria qualche giorno fa, è arrivato a oltre 21 mila vittime, mentre i feriti sono saliti a 70 mila. Come riportato dalle organizzazioni di soccorso turche, i corpi estratti fino adesso dalle macerie sono quasi 18 mila, mentre i funzionari e medici hanno annunciato che più di 17 mila sono le vittime in Turchia, mentre in Siria ammontano 3 mila circa.

Nel frattempo, continuano ad arrivare aiuti a livello internazionale. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, si è detto aperto all’idea di consegnare aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto attraverso altri valichi. “Sarei molto felice se il Consiglio di Sicurezza raggiungesse un consenso per permettere di usare altri valichi” ha affermato. Da parte degli Stati Uniti invece è stato annunciato l’invio di un pacchetto di aiuti ai due Paesi colpiti, pari a 85 milioni di dollari, concedendo anche una revoca temporanea di alcune sanzioni a Damasco. Il finanziamento “fornirà aiuti urgenti a milioni di persone”, come ha spiegato l’Agenzia statunitense per lo sviluppo internazionale, anche attraverso il cibo, alloggi, acqua potabile e i servizi igienico-sanitari per prevenire le malattie.

Il bilancio delle vittime dei due devastanti terremoti continua a salire, e continuano anche le azioni di evacuazione dei cittadini delle regioni a sud della Turchia, che ammontano a 76 mila. Pure le ricerche dei dispersi sotto le macerie proseguono: questa mattina è stato estratto vivo un uomo di 30 anni, dopo 101 ore dal devastante terremoto. Gli sforzi di ricerca persistono, ma sembra che le possibilità di trovare ulteriori sopravvissuti stiano diminuendo giorno dopo giorno.

B.Ž.