La Apple, la casa produttrice dei computer più ambiti e dei diffusissimi IPhone e IPad non ha conteziosi fiscali solo con l’Europa.
Solo due anni fa la casa di Cupertino aveva ottenuto una vittoria in tribunale contro l’Antitrust europea, che secondo la Corte di giustizia non aveva diritto di contestare alla Apple un’elusione fiscale la 13 miliardi di euro, che il gruppo non aveva pagato sfruttando dei benefici fiscali offerti dall’Irlanda.
Mentre Bruxelles pensa a come tornare alla carica, la Apple deve però guardarsi dalle richieste del Giappone: secondo Tokyo, infatti, la Apple deve allo Stato del Sol levante un risarcimento da circa 92 milioni di euro.
Secondo il fisco giapponese, il gruppo produttore dell’IPhone avrebbe calcolato in modo errato l’esenzione dalle imposte per la vendita di prodotti a clienti stranieri in Giappone. La legge giapponese prevede l’esenzione delle tasse per chi compra nel Paese rimanendovi per meno di sei mesi, ma nei mesi scorsi negli Apple Store ufficiali sarebbero stati venduti lotti da centinaia di iPhone e altri prodotti, probabilmente acquistati per aggirare le tasse non da privati, ma da rivenditori stranieri, che non avevano diritto all’esenzione.
Due anni fa Apple era stata anche condannata ad una multa da ben 1,1 miliardi di euro da parte dell'antitrust francese, a causa di comportamenti di concorrenza sleale, anche se la sentenza è stata parzialmente annullata dalla Corte d’appello, che ha ridotto la multa a 372 milioni di euro.
Alessandro Martegani