Foto: Reuters
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Il tenente generale Igor Kirillov, capo delle truppe russe per la protezione dalle radiazioni, dagli agenti chimici e biologici ed il suo assistente sono rimasti uccisi nell'esplosione di un monopattino imbottito di esplosivo simile al tnt. Il dipartimento di Mosca del Comitato ha avviato un'indagine penale sull'attacco.

Un giornale online ucraino ha pubblicato sul proprio sito una foto del monopattino tra le macerie dell'edificio colpito. In un'altra immagine si vedono due persone a terra, vicino a un'auto con il parabrezza infranto.

Una terza foto mostra l'ingresso danneggiato dell'edificio dove erano diretti Kirillov e l'altra vittima.
Nelle scorse ore l'intelligence militare di Kiev aveva reso noto che sospettava che il generale russo avesse ordinato l'uso di armi chimiche contro le forze di difesa ucraine.

Gli investigatori russi hanno qualificato l'assassinio come un atto di terrorismo: lo ha dichiarato il Comitato Investigativo. Il capo del Comitato Investigativo Alexander Bastrykin ha ordinato che l'ufficio centrale del comitato prenda sotto controllo speciale le indagini sull'assassinio di Kirillov.

Intanto i servizi di sicurezza ucraini hanno rivendicato la responsabilità dell'assassinio del generale russo, secondo quanto affermato da una fonte dei servizi all'agenzia di stampa Afp.
Un altra fonte anonima assicura che dietro l'esplosione mortale ci sono i servizi ucraini: "Kirillov era un criminale di guerra e un obiettivo completamente legittimo poiché ha dato ordine di usare armi chimiche proibite contro l'esercito ucraino. Una fine così ingloriosa attende tutti coloro che uccidono ucraini. La punizione per i crimini di guerra è inevitabile", le parole di questa persona.

Proprio ieri Kirillov era stato condannato in contumacia da un tribunale ucraino per l'uso di armi chimiche vietate in Ucraina.
Su ordine di Kirillov, secondo gli ucraini, dall'inizio della guerra, in più di 4.800 casi sarebbero state utilizzate armi chimiche da parte dei russi.

Davide Fifaco