Questo mercoledì si è tenuto il quinto dibattito tra i principali candidati alle primarie Repubblicane per le elezioni presidenziali statunitensi del 2024. Al dibattito hanno partecipato solo due di questi: il governatore della Florida, Ron DeSantis, e l’ex governatrice della South Carolina ed ex ambasciatrice alle Nazioni Unite, Nikki Haley.
Prima del confronto i candidati in corsa erano ancora cinque. A partecipare all'incontro,però, erano stati invitati dalla CNN solo DeSantis, Haley e Donald Trump, visto che erano gli unici tre che soddisfavano il requisito richiesto, ossia avevano raggiunto almeno il 10% delle preferenze in tre sondaggi nazionali o nel solo Iowa. Fuori l'imprenditore Vivek Ramswamy e l'ex governatore del New Jersey Chris Christie. Quest'ultimo ha annunciato, però, il suo ritiro dalla corsa.
Assente anche il candidato considerato ampiamente favorito, con il 60% delle preferenze, l’ex presidente Donald Trump, che ha preferito concedere un'intervista alla Fox, trasmessa in contemporanea al dibattito, dove ha accusato Biden di portare il caos nel paese.
In questo ultimo dibattito, per la prima volta DeSantis e Haley, tutti è due quotati al 12%, hanno, invece, attaccato piuttosto duramente Trump, elencando gli errori commessi durante la sua presidenza sul fronte della gestione dell’immigrazione, della pandemia da coronavirus e delle relazioni politiche e commerciali con la Cina; ma hanno glissato sui processi a suo carico in corso, come quello relativo all'assalto al Congresso del 6 gennaio.
DeSantis ha presentato Haley come una candidata debole e non abbastanza conservatrice, tanto da paragonarla all’attuale presidente Democratico Joe Biden e al governatore della California, Gavin Newsom; mentre la Haley ha accusato più volte il suo avversario di mentire e di essere «disperato», perché sa di non poter vincere.
Barbara Costamagna