"La Cina deve essere coinvolta negli sforzi per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia", ha affermato Ignazio Cassis, capo del Dipartimento federale degli affari esteri, in un incontro tra i principali diplomatici per preparare il terreno per un piano di pace.
La riunione si è svolta a poche ore dall'inizio del Forum economico mondiale di Davos, ma tra i consiglieri per la sicurezza nazionale non erano presenti i rappresentanti cinesi
Il tavolo, a cui hanno preso parte oltre 80 funzionari è il quarto di questo tipo organizzato sul tema dell'Ucraina e secondo Cassis dovrà, in qualche modo, aprire la strada ai colloqui tra Mosca e Kiev sulla conclusione della guerra.
"Una pace per il popolo ucraino è urgentemente necessaria. Dobbiamo fare di tutto per porre fine a questa guerra", ha detto Cassis, aggiungendo che finora Russia ed Ucraina non sono state disposte a fare concessioni.
L'ex presidente della Confederazione elvetica ha spiegato che i paesi che hanno dialogato con la Russia, come Brasile, India e Sud Africa, sono stati coinvolti nelle discussioni di Davos e potrebbero svolgere un ruolo importante.
"La partecipazione dell'alleanza BRIC è molto importante perché questi paesi hanno un rapporto con la Russia. Tutto ciò può creare un movimento collettivo per coinvolgere i Paesi che sono lontani dal conflitto, ma che possono svolgere un ruolo nell'influenzare Cina e Russia" ha concluso Cassis.
I colloqui di pace saranno dunque al centro del Forum di Davos; alcuni stati dell'Africa, dell'America Latina, del Medio Oriente e dell'Asia, che sono rimasti finora in disparte dalla guerra in Ucraina, saranno rappresentati questa settimana nella località svizzera.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy non ha partecipato all'incontro preliminare, ma Cassis ha annunciato che sarà presente al vertice e che ci saranno opportunità per i diplomatici di parlare con lui.
Davide Fifaco