Foto: DZ/Barbara Žejavac
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Secondo le previsioni nessun capogruppo indicherà un nuovo presidente del governo. La Camera di stato ha ora ancora 48 ore per scegliere un eventuale nuovo mandatario, alla sua scadenza, tenuto conto che il capo di Stato Borut Pahor ha rinunciato al suo diritto di proporre un nuovo presidente del governo, se non ci sarà un'altra candidatura, sabato Pahor procederà allo scioglimento del parlamento e indirà elezioni anticipate. Pahor in precedenza aveva ribadito di non essere intenzionato a proporre un nominativo che guiderebbe un esecutivo ponte fino alla scadenza naturale della legislatura. Dopo le dimissioni del primo ministro Cerar il mandato del governo è scaduto, anche se l’esecutivo è rimasto in carica per la conclusione degli affari correnti. In base a quanto hanno sostenuto i gruppi parlamentari in precedenza non sarebbe stato individuato un nuovo mandatario, mentre l'ex Sd, Janko Veber, il quale ha lascia il partito socialdemocratico, di cui era vicepresidente, ora indipendente, non gode il sostegno necessario per presentare la propria candidatura. Come aveva spiegato il Presidente della Repubblica, Borut Pahor, nel corso del suo intervento di fronte alla Camera di Stato per le elezioni anticipate ipotizza due date possibili: o il 27 maggio, oppure il 3 giugno. Questa decisione verrà presa in seguito ad un ennesima tornata di consultazioni che il Presidente della Repubblica con i capigruppo parlamentari.