Si tratta del progetto infrastrutturale più grande e impegnativo della Slovenia sinora, affidato alla società Kolektor CPG in collaborazione con le società turche Yapi Merkezi e Özaltin. Gli scavi, iniziati a settembre dello scorso anno, partono dal versante capodistriano secondo il nuovo metodo di scavo austriaco (NATM), noto anche come metodo di scavo sequenziale di rivestimento del calcestruzzo spruzzato. Si tratta di un procedimento di progettazione e costruzione di gallerie moderne che impiega un monitoraggio sofisticato per ottimizzare varie tecniche di rinforzo delle pareti in base al tipo di roccia incontrata man mano che il tunnel avanza, anziché perforare. I rincari all’orizzonte sono pressoché inevitabili e potrebbero sfiorare i 100 milioni, nonostante il fatto che per il primo traforo sia stato speso il 10 per cento in meno rispetto al budget, come rilevato dall’attuale presidente del consiglio d’amministrazione della società 2TDK, Pavle Hevka, alla cerimonia. La costruzione della galleria era stata stimata a 7 milioni di euro, mentre i lavori, al momento, risultano essere oltre 40 giorni in anticipo sulla tabella di marcia. Il neoministro delle infrastrutture, Bojan Kumer, ha ricordato che la capacità di trasporto massima aumenterà da 94 a 212 treni al giorno, mentre la capacità di trasporto salirà da 14 milioni a 36,9 milioni di tonnellate annue. "La distanza verrà ridotta da 44 chilometri a 27 chilometri, come verranno ridotti anche il tempo di viaggio e l’impatto sull’ambiente e sulla popolazione che abita la zona”, ha assicurato Kumer.
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