Senza far riferimento alle critiche della CI di Rovigno che li aveva diffidati a parlare a suo nome, i consiglieri d'opposizione spiegano invece che "l' aver usato il termine di Comunita' storiche per quelle di Fiume, Pola e Rovigno non sminuisce in alcun caso il ruolo delle altre CI". Nel comunicato di ben cinque pagine "La svolta" torna a ricordare e ad argomentare le sue già note posizioni.
Oltre che a rivendicare il riconoscimento dei meriti per l'avvio del dibattito, il gruppo richiede con fermezza una riforma strutturale dell'Unione Italiana e un rinnovamento dei quadri dirigenziali. L'attuale leadership e in primo luogo il presidente dell'esecutivo, Maurizio Tremul, tacciati di abuso di potere e accusati di attentare al principio di unitarietà. La conferma per quest'ultima "colpa" - ci spiega "La svolta" - la Dichiarazione congiunta delle Comunità degli Italiani che hanno sede in Slovenia.
In difetto anche i mezzi d'informazione della CNI. "La Voce del popolo, Radio e TV Capodistria in mano al regime vanno democratizzati" scrive il comunicato che nel contempo esprime preoccupazione per la perdita di soggettività dell'Unione Italiana. Un valore -si dice- "messo a dura prova dagli ultimi provvedimenti della Regione Friuli Venezia Giulia e sollecitati dall'Università' popolare di Trieste".
Sul "triangolo UI-UPT-FVG" è incentrata invece la nota di Gianni Torrenti, assessore alla cultura del Friuli Venezia Giulia.
Una presa di posizione -la sua- che non lascia dubbi e relega l'Unione Italiana a un ruolo di secondo piano parificandola ad altre associazioni minoritarie presenti nei paesi dell'ex Jugoslavia. Semplificando: tutte hanno gli stessi diritti a partecipare al Bando per l'assegnazione dei fondi FVG che sono gestiti dall'ente morale triestino.
Pur riconoscendo l'importanza strategica dell'Unione Italiana essa è solo una dei potenziali beneficiari dei soldi regionali dice in sintesi Torrenti, aggiungendo che "contrariamente al governo di Roma che riconosce la rappresentatività unica dell'UI, la legge regionale non fa' alcun riferimento formale all'Unione Italiana.
Lionella Pausin Acquavita