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Tagli agli stipendi dei Parlamentari, eliminazione dei vitalizi ed utilizzo degli attuali sprechi per famiglie e pensionati, questa la promessa finale di Luigi Di Maio che ha partecipato all’ultimo comizio elettorale del Movimento 5 stelle in Piazza del Popolo a Roma, dove era presente anche Beppe Grillo, che dopo un periodo di allontanamento sembra aver dato il suo placet alla normalizzazione del Movimento che si propone ora come partito di Governo.

Il Pd invece ha scelto di non tenere un unico evento. Il segretario del partito Matteo Renzi, aprendo il suo comizio finale a Firenze, ha attaccato i Cinque Stelle parlando del loro linguaggio violento, mentre, intervenendo nel suo ultimo dibattito televisivo ha ricordato il lavoro del Pd in questi anni e ha ribadito di voler rimanere alla guida dei Democratici fino alla scadenza del suo mandato nel 2021.

Liberi e Uguali ha chiuso la campagna con Pietro Grasso a Palermo e Laura Boldrini a Milano, dove, come già fatto con Beatrice Lorenzi, ha “fatto irruzione” il generale Antonio Pappalardo con l'intenzione di "arrestare" la leader di Leu, che ha proseguito il suo comizio parlando dell’alternativa a sinistra rappresentata dal suo partito anche in un’ottica antifascista.

Berlusconi ha lanciato il suo ultimo appello a Porta a Porta rilanciando la sua proposta di Governo con a capo Antonio Tajani, mentre Matteo Salvini ha definito queste elezioni “un Referendum con Renzi da una parte e Salvini dall’altra”. “I cinque stelle sono fuori partita”, ha chiosato intervenendo alla chiusura della campagna di Attilio Fontana a governatore della Lombardia.