Foto: BoBo
Foto: BoBo

Ritardi non ammissibili nella nomina del nuovo Difensore civico mettono a rischio il prestigioso status A, ottenuto nel 2021 in conformità con i Principi di Parigi, che attestano il pieno rispetto degli standard internazionali per le istituzioni nazionali dei diritti umani. La Presidente della Repubblica Nataša Pirc Musar ha pertanto sollecitato i gruppi parlamentari, in particolare l'opposizione, a considerare la gravità della situazione. In una comunicazione scritta, ha ricordato come l'acquisizione di tale riconoscimento rappresenti un traguardo significativo per la Slovenia. L'attuale impasse nella designazione del successore al Difensore uscente Peter Svetina, il cui mandato è ormai scaduto, potrebbe infatti compromettere la valutazione dello status A. Nonostante le molteplici iniziative intraprese e la presentazione di svariate candidature, nessuna ha ad oggi conseguito la maggioranza qualificata dei due terzi dei membri del Parlamento, corrispondente a sessanta deputati, necessaria per l'elezione. Pirc Musar ha dapprima individuato una rosa di figure potenziali, tra cui Katarina Bervar Sternad, sua favorita, ma senza successo. Poi ha proposto Dijana Možina Zupanc, attuale vice-difensore, ricevendo il sostegno della coalizione di governo, ma rimanendo in attesa della decisione dei gruppi di opposizione, in particolare di Nuova Slovenia, i cui otto voti sarebbero determinanti per raggiungere la soglia necessaria. Fonti dell'agenzia STA attestano che anche la coalizione governativa è stata informata del contenuto della lettera.

Alessia Mitar