Il prossimo 2 giugno, infatti, il pubblico potrà nuovamente accedere all'esposizione e potrà farlo fino al 30 agosto, in virtù di una lunga proroga resa possibile grazie alla disponibilità e alla solidarietà delle istituzioni museali e dei collezionisti che hanno prestato le opere. Un importante anniversario, quello dei 500 anni dalla morte di Raffaello che la capitale italiana è pronta a celebrare, seppur con un po' di ritardo e nel rispetto delle misure di sicurezza volte ad evitare il contagio da Covid-19. Dopo l'inaspettata chiusura di inizio marzo la mostra è stata offerta virtualmente sui canali social, con video-racconti e approfondimenti, permettendo così di ammirare alcune tra le più belle opere esposte. Fra pochi giorni sarà quindi possibile ammirare dal vivo l’arte del pittore rinascimentale e le opere ospitate dalla più grande rassegna mai tentata finora. "Raffaello 1520-2020", una mostra tematica, a 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, dedicata a tutta l’attività progettuale dell'artista, dalla pittura alle arti plastiche, alle arti decorative, l’architettura l’urbanistica l’antiquaria.
Una colossale opera di sistematizzazione della civiltà artistica europea svolta in un breve numero di anni, che ha avuto Roma come scenario propositivo e che su Roma si è riflessa attraverso una ridefinizione dell’immagine della città ancora oggi alla base della sua identità moderna. La mostra è stata promossa dal Comitato nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, dalla Regione Marche e dal Comune di Urbino. In occasione della riapertura è stato previsto l'orario prolungato tutti i giorni dalle 9:00 alle 22:00 e misure sanitarie straordinarie per la sicurezza dei visitatori e del personale.

Miro Dellore

Foto: Wikipedia
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