75 in totale i consiglieri eletti provenienti dalle 51 Comunità degli italiani in Slovenia e Croazia, che si recheranno per la prima riunione dell'Assemblea dell'Unione Italiana.
Molti i nomi nuovi e molte le assenze illustri, soprattutto del gruppo che nella legislatura passata si faceva chiamare “La svolta”. Quella che veniva definita opposizione, tra i mugugni degli interessati che non amavano questo termine, mantiene i suoi ranghi solo a Rovigno, mentre alcune voci critiche come Fabrizio Radin o Roberta Stojnić hanno scelto di non candidarsi.
Parecchie le tensioni in seno all'Assemblea precedente che il Presidente eletto Maurizio Tremul spera possano essere superate in questo mandato. "Ho invitato tutti i consiglieri a delle consultazioni in vista di questa riunione", ci ha spiega Tremul,"e spero che questa riunione sia costruttiva e che ci sia un confronto chiaro di idee".
Il Presidente dell'Unione Italiana si augura anche "che si arrivi a svolgerla in tempi normali per poter finalmente avviare il nuovo mandato". "Sono molto fiducioso", ammette, "penso che questa sia un'Assemblea che potrà portare molte innovazioni, perchè se è vero che si sono tante conferme e anche vero che ci sono tanti volti nuovi e tanti giovani".
Oggi si inizierà probabilmente a capire l'aria che tira nella nuova Assemblea, già da come sarà accolto il programma della nuova Giunta e la nomina del suo Presidente eletto Marin Corva.
Nelle settimane precedenti i consiglieri rovignesi, sempre tra i più critici, hanno espresso la loro volontà di collaborare in modo costruttivo, annunciando, però, che già sin dalla prima seduta potrebbero rimontare in sella al loro cavallo di battaglia: la riforma dello statuto della UI.
Barbara Costamagna