Dodici anni di vita, più di sessanta titoli finora pubblicati in sloveno: è la collezione "100 romanzi slavi", che esce in contemporanea in una dozzina di Paesi.
Ad idearla, e a prendersene cura in collaborazione con le case editrici coinvolte è stato fin dall'inizio il Forum delle culture slave, un'organizzazione internazionale non profit con sede a Lubiana che vuole rilanciare la cooperazione culturale nell'Est del continente. Oggi, si può leggere sul sito, il Forum mette in collegamento più di trecento milioni di slavi di tredici nazioni: Bielorussia, Bulgaria, Bosnia Erzegovina, Repubblica ceca, Montenegro, Macedonia, Polonia, Federazione russa, Slovenia, Slovacchia e Ucraina.
Oltre alla pubblicazione dei volumi, la fondazione si adopera per stabilire più stretti contatti fra autori selezionati, traduttori e pubblico. In quest'ambito si inserisce la mostra
appena inaugurata negli spazi del Municipio di Lubiana. Nell'anno europeo del patrimonio culturale, ha spiegato la direttrice Andreja Rihter, il Forum desidera sottolineare con forza il valore delle lingue come parte dello straordinario patrimonio immateriale delle singole culture e il significato di un'impresa editoriale come la collezione "100 romanzi slavi". All'interno del progetto, ciascuno dei Paesi aderenti sceglie una rosa di scrittori contemporanei della propria area linguistica, che vengono tradotti in tutte le altre lingue slave rappresentate. Tra gli ambasciatori della narrativa slovena ci sono autori come Drago Jančar (noto anche al pubblico italiano) e lo sloveno-triestino Marko Sosič.
L'esposizione, che cade in concomitanza con il Festival delle letterature del mondo al via nella capitale slovena in questi giorni, è già stata presentata nella sede dell'Unesco a Parigi e quindi a Vienna. Ulteriori tappe sono previste a Bratislava, Belgrado, San Pietroburgo, Praga e Mosca.
Ornella Rossetto